Chi pensa che la pubblicità in target sia nata con il digital marketing si sbaglia di grosso, è una realtà presente da quasi un secolo.
Già negli anni ’20 si era intuito che per vendere prodotti per la casa (come le saponette) bisognava puntare su un pubblico in target: da lì nascono le serie televisive che non hanno una fine, come “Beautiful”, che tengono in vita questa tipologia di intrattenimento grazie alla pubblicità.
La prima a farci caso e a voler sperimentare fu la Colgate in “Clara, Lu ‘n Em” (parliamo del 1931). La vera protagonista invece fu Procter&Gamble: oltre a pubblicizzarsi in mezzo alle puntate ha anche creato una sua soap opera (“Sentieri”, più di 18000 puntate).
La pubblicità in target è una realtà presente da quasi un secolo. È decisamente il modo migliore per aumentare i risultati del proprio investimento, in quanto non tutti sono interessati ai prodotti proposti e bisogna trovare quindi il target più adeguato al quale indirizzare la propria pubblicità.
#contentmarketing
Fonte dell’articolo: Disegno Web Bologna

Sono nata in Argentina, ma mi sento italiana d’adozione. Mi occupo da 11 anni di Digital Marketing. Ho lavorato per aziende, produttori discografici, professionisti, partecipando al processo di digital transformation e di implementazione di nuove strategie digitali, volte all’acquisizione e alla fidelizzazione della customer base. Primo grande assioma che ho imparato sul digital: adattarsi al cambiamento. Ogni progetto implica cambiamenti importanti: nuovi mercati, nuove culture, nuove competenze interne richieste, processi da ridisegnare, nuovo modo di comunicare. Mi piace pensare che le aziende raggiungano i propri obiettivi quando riescono a vedere i propri sentieri del valore del brand. Il connettere, andando “oltre”, libera energia, incentiva l’ iniziativa, dà coraggio e valore e questo penso faccia sempre la differenza. Mi piace condividere esperienze, conoscenze, consapevolezza, risultati, mestiere. Il Digital Marketing è un mestiere che amo.